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Giuseppe Biguzzi "Francesca C. - 2011
olio su tela cm. 70 x 90
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Giuseppe Biguzzi "Romina " 2010
olio su tela cm. 7o x 80
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Biguzzi torna ad offrirci i suoi pensieri,
le sue riflessioni. Va oltre l’apparenza.
Prende spunto dal quotidiano per mostrarci,
attraverso le sue opere, la caducità del
tempo, la disillusione, la deriva di una
umanità che affoga in miseri valori.
E’ un artista unico nel suo genere. Immortala
“ Sentimenti ed Emozioni” attraverso la trasposizione
pittorica di forti sensazioni che affida
alla bellezza dei corpi di donna che dipinge.
Corpi vicini e lontani, corpi distratti,
corpi che si offrono allo spettatore per
sedurlo attraverso “ la
bellezza che tenta di negare la bellezza
stessa”, persa in uno spazio “liberato” dove
la voce dell’animo sussurra e racconta delle
infinite lacerazioni che ci dividono da noi
stessi e dall’altro, persi in un groviglio
di vie dove si smarriscono i pensieri e…..la
vita.
Corpi di donna che, come “soma vibrante”,
raccontano la tristezza, mentre lentamente
oscillano ed espirano il suono di rimembranze
che fanno tremare le “cicatrici” non chiuse
e che il tempo non può risanare.
E’ “ l’estraneità “ delle donne dipinte da
Biguzzi che colpisce lo spettatore!!
E’ l’estraneità che rende irresistibilmente
affascinanti le sue opere. Essa rappresenta
la nostra stessa estraneità, il nostro mondo
possibile, quel nostro eventuale futuro che
la contemporaneità ha soffocato, costringendolo
in una coatta direzione a senso unico: essere
e non apparire!
Così, nelle opere di Biguzzi, valori e sentimenti
umani universali si fondono con la “pena
quotidiana”.
L’artista concilia coerenza e varietà, resta
fedele all’impulso primario della sua immaginazione
e produce sempre nuove e sorprendenti bellezze
femminili, facendo valere la sua naturale
vocazione al sincretismo.
Tutte le sue opere, messe una accanto all’altra,
si trasformano in una rappresentazione teatrale
dove attore e spettatore recitano un ruolo
primario. Entrambi raccolgono dati riguardanti
l’esistenza, li assorbono, li rigenerano
e li ripropongono attraverso uno specchio:
lo specchio di fuggenti pensieri.
“ La vita è un gioco di pazienza “ sembrano
dire le ragazze dipinte da Biguzzi.
Ragazze comuni, giovani ed uniche protagoniste
delle sue tele, adagiate su uno sfondo quasi
sempre volutamente piatto, avvolte in una
dinamica velatamente statica che si trasforma,
quasi per magia, in un vorticoso movimento
di fuga dai corpi per inseguire misteriosi
pensieri.
….e invano e disperatamente lo spettatore
cerca…. d’incontrare un loro sguardo !
Carla Petrella
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Giuseppe Biguzzi "Romina 2" 2010
olio su tela cm. 80 x 80
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Giuseppe Biguzzi "Cristina #7"
2009
olio su tela cm.90 x 70
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Giuseppe Biguzzi "Romina 3 , 2010"
olio su tela cm. 70 x 70
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Giuseppe Biguzzi "Romina 4" 2010
olio su tela cm. 150 x 80
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