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CRISTIANO MATTIA RICCI
GEMELLE FOGLIA
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
35 × 50 cm, 2019
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CRISTIANO MATTIA RICCI
ANTIOCHIA
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
33 × 48 cm, 2018
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CRISTIANO MATTIA RICCI
SOTTO IL BANANO,ASCOLTIAMO I TUOI SOGNI
pastelli Woody, tempera e acrilico,
spray
su carta Fabriano,
33 × 48cm, 2018
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CRISTIANO MATTIA RICCI
ATOLLO DELL’AMORE 1/2
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su legno di abete,
25 × 38 cm, 2018
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CRISTIANO MATTIA RICCI
ATOLLO DELL’AMORE 1/2 pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su legno di abete,
25 × 38 cm, 2018
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CRISTIANO MATTIA RICCI
MOVIDA
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
48 × 33 cm, 2019
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CRISTIANO MATTIA RICCI
CRISTIANO A MATERA pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
35 × 50 cm, 2019
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CRISTIANO MATTIA RICCI
ACROBATI
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
35 × 50 cm, 2018
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Scrive
Mariantonietta Ippolito
Stiamo così dentro la storia e la storia
ha talmente bisogno di essere attraversata
che l'unico dato certo è che non ne possiamo
uscire. Così irrimediabilmente invischiati
e compromessi, così protagonisti del male
da doverlo subire, doverlo guardare, come
dei loschi voyeur sul filo della perversione
e della frustrazione.
Una condivisione sofferta, una
partecipazione
malata, in una bolla di oppressione
simile
all'angoscia cronica che non
ha terapie risolutive.
Ostaggi dinanzi a porte chiuse,
senza chiavi
e nessuna probabilità di fuga.
Stiamo così,
dentro e apparentati come nella
storia della
nostra vita che pur non conoscendola
fino
in fondo a volte si è già stanchi
di frequentarla.
Questa esperienza mista di rabbia
ed utopie,
di conseguenze dolorose, complice
di questo
andare senza sapere bene dove
ci stia portando,
compagna di alcune scelte accomodanti
e taciturne
o di alcune molto spregiudicate,
buone solo
ad apparecchiare le mense per
gli squali
e per le bocche delle inquietudini.
Questa
storia e questa vita patrimoni
di follie,
di un delirio con una sostanza
composta di
sangue e di segnali di una malattia
grave,
virale, quasi letale.
Raccogliamo energie per rendere i nostri
giorni dignitosi e fermi, coerenti e vivi,
poi pare di capire che c'è un richiamo verso
la morte che è un insieme tanto temuto quanto
irresistibile, come un'attrazione senza regole,
un progetto che è un passaggio tremendamente
delicato, così lontano dalla speranza e così
vicino nel momento. Avverti come una mancata
percezione di un futuro allegro, prendi provvedimenti
per consolidare i controlli, ma non puoi
scegliere quanto tempo ancora ti resta per
scappare o quanto margine ampio hai ancora
per decidere.
Sarebbe curioso vedere la vita
da fuori,
dal punto di vista della Vita,
chiederle
se ha cambiato nel tempo la sua
relazione
intensa con la morte, se il traffico
confuso
di resistenze umane resta l'unica
sicurezza
per sconfiggerla o se siamo tutti
diventati
così abbattuti e deboli da aver
cambiato
atteggiamento, tanta più strategia
di difesa
incerta, molte di meno le convinzioni.
C'è
nell'aria un immenso dolore globale,
un rapporto
con le parole formalizzato dallo
sgomento
e dalla paura di ogni giorno,
un'attenzione
spostata solo sulle molteplici
forme di ferite
che ci infliggiamo, con o senza
rivendicazioni.
Non c'è più nulla di nuovo nel nuovo, di
perfido nella cattiveria, di imprevisto nella
imprevedibilità. Resta solo una ricerca che
ha dentro la necessità di curare la fatica,
i maltrattamenti al cuore, resta il disagio
di aggiustare un respiro che sta male per
una distorsione dell'anima che oppone le
braccia ad ogni leggerezza. Ma rimane vigile
il desiderio di trovare, intrappolata nella
minaccia dello stordimento, la traccia giusta
per rinforzare quel tanto seduttivo, spudorato
ed intraducibile "senso". .
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CRISTIANO MATTIA RICCI
RÉULA
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
48 × 33 cm, 2019
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CRISTIANO MATTIA RICCI
pastelli Woody, tempera e acrilico, spray
su carta Fabriano,
48 × 33 cm, 2019
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