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Paolo Amico
" Riflessioni arancio " , penne
a sfera su carta, cm 27 x 40, 2012
Collezione privata ,Napoli
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Paolo Amico
"The round house", penne a sfera
su carta, cm 35 x 50, 2011
Collezione privata
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Paolo Amico
-"Futuro incerto", penne a sfera
su carta, cm 20 x 27, 2010
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Nei lavori di Paolo Amico non c’e' un itinerario
da immaginare ,c’e' piuttosto da percepirne
l’atmosfera, le sensazioni, le "Riflessioni"
, lo stato d’animo dell’istante stesso che
ci troviamo a percorrere, persi tra i nostri
pensieri, quando veloci scivoliamo via sotto
i lampioni, convinti che la vita ci stia
seguendo, e invece la vita resta li' sotto,
immobile, sotto la luce bianca, arancione
o gialla: come l’immagine di una telecamera
di sorveglianza che continua a focalizzare
un unico punto della strada, anche se a pochi
centimetri dal suo raggio di visuale si sta
compiendo una rivoluzione.
Le sue immagini sono rassicuranti,
perche'
conosciute, perche' statiche.
Sono calde.
accoglienti. domestiche. Sono
rassicuranti
solo perche' uguali a se stesse.
Uguali a
come erano ieri. Uguali a come
saranno domani.
Strade dove il codice non cambia
mai, e la
linea bianca e i caldi colori
delle vetrine
illuminate significheranno sempre
la stessa
cosa. E quindi e' una immagine
netta, ben
definita, che ricordiamo, che
si fissa nella
nostra mente, riconoscibile ma
non nitida.
E’ un già visto del presente.
Sono istantanee urbane. Che non significa
urbanistiche, perche' probabilmente neanche
chi abita sopra ai luoghi da lui illustrati,
con le sue penne a sfera, riuscirebbe a riconoscere
in quei tagli fotografici la propria citta'.
Nulla e' lasciato all’identificazione. I
dettagli, se anche ci sono, non hanno un
ruolo: sono talmente contestualizzati da
essere solo parte dell'ambiente.
E il risultato e' straniante:
le strade le
piazze, nate dall’uomo, nate
per l’uomo,
sopravvivono anche senza l’uomo.
E’ una realta'
innegabile, che costringe l’individuo
ad
ammettere la propria caducita',
la propria
aleatorieta'. La strada, che
e' solo un tratto
di quotidiano, un luogo nel quale
si congiungono
i tempi ed i modi di specifiche
esistenze,
ponte tra case, uffici, scuole,
improvvisamente
da strumento diventa protagonista.
Acquisisce
una propria dignita' che bellamente
sbeffeggia
l’essere umano, che non si cura
della sua
personalita', dei suoi tempi,
dei suoi ricordi.
Donatella Larziotti
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Paolo Amico
"Il biciclettaro matto", penne
a sfera su carta, cm 4 x 6, 2011
Collezione privata
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Paolo Amico
"L'inizio della notte", penne a
sfera su carta, cm 27 x 40, 2010
Collezione privata
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Paolo Amico
-"Vertigine blu ", penne
a sfera
su carta, cm 27 x 40, 2012
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Paolo Amico
-"London eye", penne a sfera su
carta, cm 27 x 40, 2011
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Paolo Amico
"L'ultimo treno", penne a sfera
su carta, cm 22 x 33, 2010
Collezione privata
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Paolo Amico
"Magic way", penne
a sfera su carta,
cm 87 x 55, 2010
Collezione privata
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