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Antonio De Chiara "Carmen's world"
collezione privata
olio su tela. cm 80x90 - 2005
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Antonio De Chiara "Carmen's world detail"
collezione privata
olio su tela. cm 80x90 - 2005
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Antonio De Chiara "CARIATIDE"
Olio su tela Cm 70x100
2006
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Antonio De Chiara "CARIATIDE detail"
Olio su tela cm 70x100
2006
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Antonio De Chiara "Clarice"
olio su tela. cm 70x70 - 2004
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Antonio De Chiara "LOADED"
Olio su tela cm 100x100
2006 |
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Antonio De Chiara "LOADED detail"
Olio su tela cm 100x100
2006 |
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Antonio De Chiara "La Dance"
olio su tela. cm 100x100 - 2005
Collezione privata |
C'è un'altra felicità: esternamente,
v'è questa striscia d'acciaio, l'esigua durata
della musica
che traversa il nostro tempo da parte a parte,
e lo respinge, e lo lacera con le sue secche,
piccole punte;
c'è un altro tempo.
Sartre - La nausea
VECCHIA FIGURAZIONE
Mi sono avvicinato tardi alla pittura, il
quotidiano spesso fa dimenticare te stesso.
La pittura è entrata nella mia vita in modo
lento, inesorabile, diventando poi un'esigenza.
Gradatamente sono riaffiorati i miei amori
e le mie ossessioni adolescenziali: il naturalismo
seicentesco, la scuola di Utrecht, il decadentismo
ottocentesco.
In questo universo di materia cromatica,
di luce, di ombra e soprattutto penombra,
mi sono inoltrato considerando il dipingere
un'attività mentale, di continua e costante
ricerca.
Contemporaneamente ho cercato di comprendere
le ragioni per cui essa era entrata in maniera
così radicale nella mia esistenza.
Non l'ho ancora compreso!
Nelle mie tele cerco di rappresentare il
dato reale, no, volevo dire la magia del
reale. Frammenti di quotidiano in cui la
figura umana si estranea completamente per
un attimo, per un solo attimo dal reale,
ritrovando se stessa. Pause, sospensioni,
attese: la magia del reale.
Tutta la mia pittura è densa di erotismo.
La pittura è essenzialmente erotismo.
La materia cromatica è erotismo.
Nelle figure femminili cerco di far trasparire
una sensualità non scontata. La donna che
rappresento è lontana dagli stereotipi femminili
della comunicazione televisiva e pubblicitaria,
è un luogo di storia e memoria recuperata.
Mi interessa una pittura radicata nel contemporaneo.
Ma quali sono i segni che costituiscono il
linguaggio che oggi può meglio rappresentare
la contemporaneità in arte?
Se per contemporaneità si intende la distruzione
della COMPOSIZIONE, STRUTTURA, FORMA e l'annullamento
dei segni che costituiscono memoria, allora
la mia pittura non è contemporanea.
La mia è una contemporaneità che cerca di
recuperare una tettonica di segni appartenenti
ad un linguaggio "classico" e per
questo atemporale, con un tentativo di costruzione
compositiva della forma che deve permettere
di evocare ad altro, superando la mera oggettività.
Solo in questo modo il mio figurativo trova
compimento e giustificazione.
Antonio De Chiara,
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Antonio De Chiara "Fedora"
olio su tela. cm 70x70 - 2004
Collezione di Eugenio Borroni
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Antonio De Chiara "Giorgiana Marionetta"
olio su tela. cm 100x100 - 2004 |
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Antonio De Chiara "Giuditta"
olio su tela. cm 80x90 - 2003
Collezione Galleria Ponte Rosso (Milano)
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Antonio De Chiara "Good night"
olio su tela. cm 80x90 - 2005
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Antonio De Chiara "Il grande sonno"
olio su tela. cm 80x80 - 2004
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Antonio De Chiara "Il grande sonno detail"
olio su tela. cm 80x80 - 2004
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