 |
Raffaele Fiorella"Big toy"
CARTAPESTA , 60 X 60 X 120 cm, 2006 |
 |
Raffaele Fiorella
(DISTRIBUTORE DI VITA),
ALLUMINIO , PLASTICA, CERAPONGO,
45 X 45 X 80 cm, 2004
|
 |
Raffaele Fiorella
" UOMO MANGIA UOMO" ,
RESINA, INSTALLAZIONE, MISURE
VARIABILI,
2006
|
Un "quotidiano" bizzarro
è quello
che Fiorella materializza nelle
sue sculture
d'ispirazione post-pop.
Quotidiano, perché gli ibridi
che popolano
il suo spazio creativo, visionario
e fintamente
ludico, non sono altro che stravaganti
mutazioni
di esseri e oggetti "della
porta accanto":
volatili di piccola taglia, sedie,
vasi di
piante, una famigliola con tanto
di piccoli
a carico.
Come arrivate da un premondo
fantastico,
le sculture differentemente "amorfe"
vengono plasmate con materiali
semplici -
come la cartapesta - o sintetici,
spesso
mantenendo quale colore uniforme
il candore
neutrale del gesso; materializzando
fantasmi
concreti di incubi mediatici
e catastrofi
ecologiche.
L'atrofizzazione fisica, la mutazione,
l'antropomorfismo
grottesco degli esseri primigeni
rappresentati
in 3D, parlano di un disagio
accettato e
condiviso, annunciano un futuro
poco rassicurante,
tuttavia ineluttabile. I personaggi
e gli
oggetti che Fiorella rapisce
al regno animale,
sono dei "brutti anatroccoli"
appartenenti
al mondo dell'allucinata e utopica
rivoluzione
ludica permanente preconizzata
da Guy Debord,
rivelata nella traccia infantile
del disegno
e della forma.
|
 |
Raffaele Fiorella
"QUELLE BIANCHE PIANTE #1",
TECNICA MISTA, 2006 |
Infatti ingenuamente naif appaiono quegl'ibridi
tra umano e animale, tra inerte e vegetale,
tutti dalla valenza allegorica e simbolica:
una grottesca deformità che deriva non solo
da un semplice cambiamento morfologico, ma
più frequentemente da uno sviluppo sproporzionato,
progressivo (con la crescita di organi, arti,
protesi e protuberanze anomale) o regressivo
(in cui una qualsivoglia parte diventa piccola,
atrofizzata), una metamorfosi che a volte
pare frenare uno sviluppo embrionale verso
lo stadio adulto a volte rivela un'insolita
simbiosi.
Sono evidentemente metafore di
quella trasformazione
morale necessaria di fronte ad
un mondo poco
accogliente, di una natura che
rivela inesorabilmente
le ferite inferte dallo scarso
rispetto che
le si rivolge; quella stessa
natura che,
apparentemente sicura e materna,
rivela comunque
e sempre la propria "ambiguità".
Latente, traspare così' un'etica
ecolologista,
critica della biotecnologia e
biogenetica,
sintetizzata in opere come"Hybrid
-Uccello
dalla grande testa", in
"Lui che
dorme",in "Quante lumache
a pois",
"Quelle bianche piante"
e nell'emblematico
distributore automatico "di
vita"
(spermatozoi in cerapongo) "Push
me".
I timori e la violenza contemporanea
dell'installazione
in resina "Uomo mangia uomo","Military
toys", i soldatini smaltati
dalle teste-missile.
Come Tim Burton, che venne rifiutato
dalla
Disney perché i suoi personaggi
fantastici
non avevano assolutamente niente
di tenero,
così Fiorella propone mondi fiabeschi
popolati
da aliene creature bianche -
i mostriciattoli
a grandezza naturale di "J
love my family"-
dove il non-colore è sì asserzione
di non-commento
ma anche provocazione che rimane
aperta.
Sono creature "aliene"
perché inconciliabili
con questo mondo insensibile
e materialista,
come quelle di Tim Burton, appunto.
E lì dov'è colore - sia una fantasia
kitsch
o una texture luccicante e galmour
- a vivacizzare
il corpo amorfo dei suoi esserini,
o quando
si concede una "delega creativa"
per oggetti d'arredo (ad esempio,
per delle
sedie organicistiche) Fiorella
si mostra
affine ad una delle icone del
post-pop del
21° secolo, il masterpiece dell'arte
internazionale
Jeff Koons.
Ma le nostrane "creature"
mostrano
l'altra faccia dell'era post-moderna
e consumistica,
non sono "scacciapensieri";
il
grottesco che le contraddistingue
risveglia
quel caratteristico senso di
empatia che
si prova per chi è in un situazione
disagiata.
Osserviamole così, malinconìbridamente…
Giusy Caroppo
Critico d'arte e curatore indipendente
|
 |
Raffaele Fiorella
"QUELLE BIANCHE PIANTE #2",
TECNICA MISTA, 2006 |
 |
Raffaele Fiorella"
"MILITARY TOYS",
CARTAPESTA, SMALTO
70 cm h, 2006
|
 |
Raffaele Fiorella"
"LUI CHE DORME" (bird
man)
CARTAPESTA , PORPORINA ARGENTO,
45 X 45 X
30 cm, 2006
|
|