Piziarte Arte Contemporanea
Sweet Home 8Alfonso Leto, Stefania Mileto, Andrea Neri,
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Alfonso Leto nato e tuttora operante a Santo Stefano Quisquina (un piccolo paese dell’agrigentino), può essere considerato una delle personalità artistiche di maggiore rilievo dell’attuale sistema artistico siciliano. La sua attività nasce da una profonda necessità di raccontare o raccontarsi e da un infinito amore per la pittura, che l’artista definisce un “medium” espressivo non in una posizione adorante del passato, ma che ha coscienza del presente e desiderio del futuro. Stefania Mileto Stefania Mileto, con la sua pittura si inserisce in questo articolato contesto, scegliendo come punto di partenza per le sue riflessioni - il ritratto - e successivamente la figura umana nella sua gestualità espressiva. I ritratti sono iconografie di una società - quasi sempre giovane ed in trasformazione - che esprime le sue contraddizioni e conflittualità. Andrea Neri è un artista multimediale che utilizza diverse modalità creative. A metà degli anni ottanta, Neri mette a punto una tecnica personale e complessa, basata sull’interazione di diversi materiali non eterogenei con elementi naturali: l’acqua, l’aria il fuoco. Opere, chiamate dall’artista “affreschi ed encausti”, spesso proiettate verso una dimensione installativa mediante una sperimentazione in divenire e la combinazione di frammenti, oggetti ed immagini provenienti da contesti molteplici. Arianna Piazza La ricerca artistica di Arianna Piazza nasce dal piacere di sfogliare riviste di carattere scientifico come Focus? dove osserva con interesse le forme,i colori e le sfumature che la natura crea negli organismi viventi visti al microscopio. L'ingrandimento di un osso spugnoso,di un petalo di un fiore o di un capello possono infatti diventare forme irriconoscibili e mostruose. E' guardando queste immagini che Arianna trae spunto per le sue opere,non si limita a copiare queste forme ma le reinventa e le interpreta a modo suo. Nascono così degli ibridi con aculei e protuberanze colorate che danno un senso di gommoso e gelatinoso,contornato da grovigli di linee e masse magmatiche scure. Queste strane forme sembrano quasi parti anatomiche di chissà quale animale,assomigliano ora ad un fegato, ora ad un rene.. suscitano in alcuni casi simpatia,in altri repulsione,sembrano inquietanti pezzi organici geneticamente modificati. La tecnica utilizzata per queste opere è un a tecnica mista:acrilico spruzzato mediante l'aerografo,pastello ad olio nero e fusaggine,il tutto su tela con fondo a gesso bianco. Annalisa Pirovano è nata a Erba nel 1978. Ha frequentato il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove vive e lavora. Dalle prime esperienze come scenografa ha scoperto la pittura. Nel 2007 ha partecipato al premio Arte ed è stata selezionata tra i venti finalisti. Nel 2008 ha iniziato una collaborazione con la galleria Obraz di Milano partecipando alla collettiva Lo stato dell’arte. A febbraio 2009 ha inaugurato la sua prima personale I vicini non fanno rumore a cura di Mimmo Di Marzio. Ad aprile ha partecipato alla collettiva Undercover sempre a cura di Mimmo Di Marzio presso la galleria Wannabee di Milano. A maggio è stata selezionata tra i venti finalisti del premio Como Contemporany Art Contest e ha partecipato alla mostra presso la Pinacoteca Comunale di Como. |
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