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Sandro Marasco "Baracca"
Olio su lino, cm 50x30,2003
collezione privata |
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Sandro Marasco "Camion"
Olio su tela, cm 30x40, 2004
Lecce, Collezione privata |
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Sandro Marasco " Kal "
Olio su tela, cm 70x49,5, 2005
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POETICAMENTE ABITA L'UOMO
Se l'arte ha un merito che dura
nel tempo,
è quello di avvicinarci alla
visibilità della
realtà. Intendendo per essa non
soltanto
il riscontro del dato realistico,
ma tutti
i suoi possibili risvolti semantici,
tutti
quelli che passano e tessono
lo scorrere
del quotidiano, sino alla sua
sublimazione
o trascendenza. In altre parole,
merito ancora
attuale dell'arte è quello di
consegnarci
dei frammenti dotati di senso
che si prestano
ad essere condivisi o meno dalla
nostra esperienza
ma comunque sono in grado di
aggiungere particolari
all'esperienza.
Fare dell'opera una fonte di
esperienza è
probabilmente uno dei modi per
contrastare
il mero regime di virtualità,
inteso non
solo come linguaggio ma come
comportamento,
al quale pure il nostro tempo
assiste e partecipa.
La ricerca visiva di Sandro Marasco
ha ragione
di collocarsi in questo spazio
di mediazione
tra il dato anomico del luogo
investito da
simboli prettamente - moderni
- quali i fili
che tagliano il paesaggio aereo
delle stazioni,
luoghi a loro volta di transito
e d'impatto
della velocità, e l'avvicinamento
graduale
del luogo come deposito di emozione
ai quali
si aggiungono e partecipano i
corpi. La rarefazione
dei fili e delle scene urbane
è teneramente
resa nella sua non estraneità
dalla qualità
morbida del colore. In questi
luoghi, non
luoghi, la presenza della luce
diffuse fa
sì che essi acquisiscano una
marca non del
tutto denotativa. Lentamente
sono costruiti
i fondi delle tele per far si
che le velature
siano condivisibili come realtà
e stratificazione
di azioni quotidiane, che portano
con se
l'eco della presenza umana. Man
mano che
si guardano le opere scorrono,
insieme ai
passaggi dei colori tenuti con
delicatezza
formale dell'impasto, il quale
risulta essere
spesso ma trasparente, i passaggi
delle emozioni
degli astanti anche assenti.
Ci si avvicina
ai muri come per ascoltare o
toccare chi
di là è passato, con il carico
dei suoi pensieri;
ci si avvicina per sentire l'odore.
L'opera
di Marasco per sua stessa ammissione,
trae
nutrimento anche dalla letteratura,
quindi
egli legge e filtra; banale osservazione
ma, io non la butterei così facilmente
al
macero questa fonte. Perché il
leggere risuona
nella pittura come tempo di elaborazione
nella quale i dati visivi si
completano con
la delicatezza dell'aver reso
abitato un
non luogo, poiché poeticamente
abita l'uomo
in queste tele.
Angela Serafino
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Sandro Marasco "Metro"
Olio su tela, cm 40x30,2004
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Sandro Marasco "L'attesa"
Trittico, Olio su tela, cm 30x40,
30x40,
30x40, 2004
collezione privata |
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Sandro Marasco "Odore di treno"
Olio su base materica su tela,
cm 50x99,
2004 |
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Sandro Marasco "Oh Polzer!"
Olio su tela, cm 120x100, 2005 |
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Sandro Marasco "Patra"
Olio su tela, cm 50,5x40,5,2003
Collezione privata
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